In una delle sue numerose vite, Holly Hinterland decise di mettere la testa a posto.

Considerò quindi brevemente la possibilità di dedicarle il posto migliore nella sua libreria, tra l’Hypnerotomachia Poliphili ed il Codex Seraphinianus.

Oppure: in alto nella scarpiera, accanto agli stivaletti in nappa nera con le borchie presi al mercato di Vinohrady.

Ancora: sul mobile specchiera, vicino alla scatola in ebano intarsiato dei trucchi.

Con un sorriso sulle labbra, si scoprì a ritenere inappropriato il Cassetto dei Ricordi Notevoli, che ospitava tra le altre cose un ciottolo di fiume iscritto di segni, una gru di carta con l’ala spezzata e un proiettile rosso di ruggine.

Forse sul tavolo di cucina. Ecco. Lì sarebbe stata in vista, ed a portata di mano, al bisogno.

Ma non sarebbe stato meglio invece nasconderla in un posto sicuro? Tipo nelle scatole di cartone foderate di carta a stelle, in cima all’armadio?

Incerta e un po’ angosciata, si buttò distesa sul letto.
Poggiando la testa sul cuscino, lo trovò comodo.
Era un buon posto: chiuse gli occhi.

Si addormentò.