Eppure, se ci si pensa è semplice: gli apostrofi servono per abbreviazione, contrazione e altri casi speciali. Al massimo, in inglese, per il genitivo sassone. 

Ma di certo non funge da accento! E lasciamo perdere se scappa ogni tanto in un sms o articolo di blog, ma quando si parla di branding… signori!!! Ma possibile che fra designer e committenza NESSUNO abbia avuto modo di sbandierare le nozioni imparate in quell'illuminante lezione della maestra elementare?

Passi la scelta dell'arial per il lettering (che in realtà fu creato su ispirazione dell'Helvetica, ma con caratteristiche che l'avrebbero reso più leggibile a monitor), ma non si può veder scritto CITTA' anziché CITTÀ. Soprattutto se - come in questo caso - si tratta proprio del logo ufficiale della Città stessa!

Non è mia attitudine quella di parlar male di colleghi, perché - figuriamoci - gli errori possono capitare a tutti. Né entrerò in merito al trattamento dell'iconografia. Ma questo logo è sintomatico di un intero sistema di persone, professionisti e amministratori comunali, che non sanno riconoscere l'importanza né di un brand ben fatto per la propria città né della buona sorte della lingua italiana!

Per i più curiosi, ecco il link dove potrete gustarvi, in alta risoluzione o in vettoriale, cotanta beltà. Incluso il manuale con le linee guida per l'uso del logo.