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Una risata vi seppellirà

L'unica, sensata risposta è l'ironia di StudioEsse

Perché la scena della grafica italiana assomiglia ormai sempre di più a quella del cinema italico.
Come dire: qualche indipendente di qualità, un ciuffo di emigranti di talento, e soprattutto: cinepanettoni.

Ecco: il cinepanettone grafico è il Grande Concorso Natalizio  per l'ente pubblico di turno.
Con la geometrica precisione di una commedia dei Vanzina, dispone sul tavolo gli usuali ingredienti: belle curve di sicuro successo, tramonti sulla spiaggia, grandi attori del passato, soldi a palate...

Ci sono tutte le solite battute, e le scene classiche come le tette della turista e il concorso per i ggiovani dimenticato nel cassetto.
E tanta, tanta aerofagia.

Di fronte a tale situazione, che possiamo fare? Verrebbe voglia di citare Christian de Sica su Wikipedia per parlare di marchi che come i cinepanettoni "spesso sono ordinari, molte volte ripetitivi, orgogliosamente grossolani. Ognuno di loro si può smontare, stroncare e rimontare con grande facilità. Sono (...) semplici, ma non disonesti." 

Che un po' ti dispiace che ci sia di mezzo Gigi Proietti, ma vabbé.

Ridiamoci sopra, come si diceva all'inizio.

Il sonno della ragione produce mostri, quello dei registi cinepanettoni, quello dei grafici loghi in bodoni.

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