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Il design italiano esiste ancora?

Il periodo storico che stiamo attraversando è senza dubbio uno dei più peculiari dal punto di vista tecnologico e comunicativo. Abbiamo cavalcato la rivoluzione del cellulare e della tv satellitare. Siamo la generazione che ha visto nascere internet, il wi-fi, gli e-commerce, e l'esordio della comunicazione user-oriented.

Ma sappiamo anche cosa vuol dire fissare un appuntamento senza avere un cellulare con sé, e diverse volte abbiamo anche scritto una lettera a un amico, affrancandola con un francobollo attaccato a saliva.

Siamo un anello fra due ere, e allo stato attuale, per quanto la rivoluzione digitale marci dritta a ritmi inesorabili, in Italia facciamo fatica a stargli dietro, ci troviamo disorientati e drammaticamente in ritardo rispetto a tutto il resto del mondo. Come se la produzione italiana fosse diventata il simbolo di un moto retrogrado. 

Sottovalutiamo il fatto che il Made in Italy resta un valore portentoso, e nonostante il periodo economico particolarmente critico, non dovremmo dimenticare la nostra identità di custodi di risorse che ci invidiano in tutto il mondo. Ci è richiesta la lucidità e la consapevolezza di tenere a mente qual'è il nostro heritage culturale.

Abbiamo fatto la storia della moda, dell'architettura, dell'arte e del design, ma è come se ce ne fossimo scordati e lasciamo che siano altri paesi a capitalizzare sui nostri valori. Come succede quotidianamente con i ricercatori che se ne vanno, con le aziende di produzione estere che si portano oltre confine tutto il nostro know-how  e - non per ultimo - con i creativi che preferiscono lavorare in paesi in cui si sentono più valorizzati.

Non possiamo non notare, da appassionati di design della comunicazione, che lo scorso anno c'era un solo progetto italiano nella shortlist dell'Art Directors Club (ADC global).

Abbiamo davvero perso la nostra forza inventiva o è solo la mancanza di fiducia e di positività che ci ha ridotto così?

Credo sia tempo di rispondere con i fatti.

La scadenza del nuovo bando degli ADC Awards è domani, 3 febbraio 2012 (già chiuso)mentre il rinnovato e superattivo entourage dell'Art Directors Club Italiano, attende, entro il 29 febbraio 2012 (prorogata all'8 marzo!), i migliori progetti prodotti nell'ultimo anno per inaugurare una nuova era degli ADCI Awards, con un più trasparente sistema di giuria e di partecipazione. 

Per i più giovani e sprintosi, è d'obbligo dare un'occhiata al CFE di ADC Young Gun 

 

Allora? Forza... facciamoci sentire! 

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